ANGELI E ARCANGELI

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GERARCHIE SPIRITUALI


Con la venuta del Cristo fu possibile elaborare delle raffigurazioni esteriori della Divinità; cosa che non era assolutamente permessa all’epoca dell’Antico Testamento. Ma da dove viene il Cristo? Ci aiuteremo risalendo la scala delle Gerarchie Celesti. Al di sopra dell’uomo sono gli Angeli. Essi guidano ogni singolo individuo, accompagnandolo nel suo corso terreno e anche oltre, dando all’uomo il modello ideale delle sue aspirazioni spirituali. Superiori per grado e azioni sono gli Arcangeli. Essi hanno il compito di guidare nazioni, stirpi e popoli, la cui diversità è data proprio dall’azione dei singoli Arcangeli sulla Terra. I Principati (Archai), operano affinché in ogni epoca fioriscano nuove civiltà atte a portare avanti l’evoluzione umana. Essi agiscono in particolare sullo sviluppo del pensiero nell’uomo. Angeli, Arcangeli e Principati appartengono alla lll Gerarchia. Le Potestà (Exusiai), operano in modo che ciò che viene creato nell’universo abbia stabilità, ordine e forma. Nella Bibbia vengono anche denominati Elohim. Le Virtù (Dynameis), animano la vitalità interna del pianeta, regolano nel ciclo delle stagioni il giusto equilibrio del pianeta. Le Dominazioni (Kyriotetes), mettono in sintonia ogni singolo corpo celeste con l’intero universo. Essi sono in stretta relazione con la Vergine, madre celeste di saggezza e amore. Potestà, Virtù e Dominazioni appartengono alla ll Gerarchia.  I Troni, guidano e regolano il moto dei pianeti nello spazio. Essi aiutano l’uomo a porsi nel giusto rapporto con il proprio destino individuale, sviluppando il coraggio per sopportarne le difficili situazioni. I Cherubini, guidano dalla stella fissa di ogni sistema planetario l’armonia fra i diversi pianeti. Essi lavorano al risveglio della “voce della coscienza”, quella voce che partendo dalla sua interiorità, spinge l’uomo a compiere il bene. I Serafini, regolano le relazioni tra una stella fissa e l’altra, così che nel cosmo intero possa esistere un perfetto equilibrio. Anche nell’uomo essi aiutano nelle relazioni “sociali”, perché nasca un perfetto accordo tra i singoli individui, perché si realizzi l’amore come fraternità, superando l’egoismo, fino al sacrificio, che è la via tracciata dal Cristo Gesù. Troni, Cherubini e Serafini appartengono alla l Gerarchia.

Le entità della l Gerarchia godono dell’immediata visione di Dio e ricevono i piani di ogni nuovo sistema cosmico. I Serafini ricevono le idee creatrici, i Cherubini le elaborano e le sviluppano e i Troni operano affinché quanto è stato elaborato in pensieri divenga realtà. All’apice delle Gerarchie Spirituali sta il Creatore dei mondi, nel suo triplice aspetto che noi chiamiamo Santissima Trinità. Padre, Figlio (o Logos) e Spirito Santo. Con la venuta del Cristo si verifica un evento unico; il Creatore dei mondi, l’Essere Supremo, il Santo Logos, discende dalla sua sfera per incarnarsi come uomo. Quanto qui detto riguardo alle Gerarchie Celesti non è che una goccia rispetto all’oceano, ma questo voleva essere un tentativo di risposta alla domanda posta all’inizio.



ANGELO CUSTODE


Proveremo ora ad ampliare la nostra conoscenza su l’essere spirituale a noi più vicino: l’Angelo custode. L’Angelo custode accompagna l’uomo nel corso della sua vita ed anche oltre. Quando siamo bambini ci avvolge nelle sue braccia e ci protegge, poi, crescendo, come un  compagno cammina accanto a noi.

In molte icone troviamo questa figura vicina al santo o l’asceta che lo accompagna alla visione dei mondi sopraterreni.  Non si tratta dell’immagine poetica quale noi occidentali conosciamo, ma di una vera e propria entità spirituale che aiuta e soccorre l’uomo. Quanto più volgiamo a lui il nostro pensiero, tanto più l’Angelo ci può aiutare. Se osserviamo l’icona che rappresenta l’Angelo, vediamo che egli tiene nelle mani tre oggetti simbolici: il rotolo della sapienza, la croce e la spada. Egli ci aiuta facendo sorgere in noi il giusto pensiero (il rotolo della sapienza), operando in noi il giusto sentimento (la croce) e muovendo in noi la giusta azione (la spada). Quando sentiamo come nostre le preoccupazioni e le sofferenze di chi ci è vicino, è il nostro Angelo che ci parla. Quando sentiamo ed accettiamo ogni altro essere umano indipendentemente dalla sua fede religiosa e ideale politico, comprendendo in lui il suo modo di agire ed essere; è lui che ci parla.

Quando sentiamo che noi stessi siamo il tempio dello spirito, sacro recipiente atto ad accogliere il Cristo. E’ sempre lui che ci parla. Egli costantemente ci suggerisce la giusta via; il non volere, o saper ascoltare la sua voce, genera incomprensione, drammi, abominio. E questo oggi ci è costantemente sotto gli occhi; vedere come una parte dell’umanità ha oltrepassato la misura abbandonandosi ad ogni perversione. Così succede che l’ innocenza venga sacrificata sull’altare del più cupo egoismo. Nel campo medico o scientifico, in un delirio di onnipotenza l’uomo tenta oggi di mettersi al posto di Dio manipolando geneticamente il seme stesso della vita, nei riguardi del mondo vegetale, di quello animale, ed  umano. Per perdersi infine in una follia tecnologica, priva di umanità, divorante l’uomo. Questo significa far tacere l’Angelo custode. Dobbiamo far risuonare in noi la sua voce. Nei momenti difficili della vita possiamo chiedere aiuto al nostro fedele accompagnatore sicuri di essere ascoltati. Prendiamo confidenza con lui, egli attende che ci rivolgiamo a  lui, pronto a risponderci, ad aiutarci, a guidarci fuori dalle insidie e dai tranelli dei demoni. Noi non sappiamo quante negatività, quanti incidenti ci vengono evitati ogni giorno dal nostro Angelo. Ci accade ad esempio di tardare a un incontro, di sbagliare strada, e questo ci fa subito adirare, spesso però non comprendiamo che quello che ci appare un intralcio è servito a risparmiarci un evento drammatico. Sarebbe invece bene fermarci ogni tanto a riflettere su questo e ringraziare con tutto il cuore il nostro Angelo custode.